ottobre 14, 2018

Mostra “Baglietto, un Sogno sul Mare”

Dal 7 Aprile al 1 Maggio 2018 a Palazzo San Giorgio, Fast & Events ha organizzato la mostra “Baglietto – Un sogno sul mare. 1854 – 1983”. La kermesse ha riscosso grande successo e partecipazione, con oltre 3000 tra visitatori unici, partecipanti alle conferenze e ai laboratori; da tutti è stato riconosciuto il valore del grande lavoro svolto da organizzatori, promotori, sponsor e partner che hanno sostenuto un evento dal grande significato culturale e per il territorio.

L’IDEA

La storia dei Cantieri Baglietto inizia nel 1854 e la lunga e articolata produzione che ha caratterizzato la nautica italiana per più di un secolo ha lasciato tracce di una grande quantità di materiale storico: disegni, foto e modelli, alcuni dei quali risalgono ai tempi dei primi maestri d’ascia. Da qui è nato il desiderio e l’idea di realizzare una mostra sui Cantieri Baglietto per valorizzare l’eredità che essi lasciano.
L’idea è partita dall’Arch. Emanuela Baglietto figlia di Pietro Baglietto ultimo proprietario assieme al cugino Giampiero dell’attività di famiglia. Emanuela ha coinvolto due associazioni territoriali per sviluppare il progetto: l’Associazione Varagine di Varazze e l’Associazione Culturale Pegli Live di Genova Pegli.

EMANUELA BAGLIETTO

Nata nel 1960, Emanuela Baglietto si è laureata presso la Facoltà di Architettura di Genova ed ha iniziato a collaborare con RENZO PIANO BUILDING WORKSHOP a Genova nel 1988.
Ha lavorato come architetto responsabile di numerosi progetti e concorsi, inclusa la sede del Credito Industriale Sardo a Cagliari. E’ diventata partner nel 1997. E’ stata responsabile di molti progetti realizzati in Europa e negli Stati Uniti incluso il Design Center a Stuttgart, il Nasher Sculpture Center a Dallas, l’ampliamento dell’Isabella Stewart Gardner Museum a Boston e l’Astrup Fearnley Museum a Oslo. Tra i progetti più recenti troviamo il Centro Botín a Santander. È attualmente responsabile di un grande progetto residenziale a Sydney e di un progetto per un museo di arte contemporanea a Istanbul. Ha anche tenuto conferenze in molti paesi europei.

Dopo circa trent’anni di lavoro dedicati interamente all’architettura, ha iniziato anche ad occuparsi della storia dei cantieri Baglietto appartenuti alla famiglia fino al 1983. E’ nata così l’idea di una mostra che potrà essere riallestita in luoghi e contesti diversi.

«Organizzare la mostra mi ha dato la possibilità di fare un enorme lavoro di ricerca e di catalogazione storica di immagini e di storie del cantiere di cui avevo solo una vaga percezione, originata dai racconti famigliari. Ho riscoperto l’incredibile quantità di progetti realizzati frutto dell’irriducibile ricerca dell’evoluzione tecnologica e del costante desiderio di sperimentazione che ha da sempre caratterizzato il fare della mia famiglia».

IL PROGETTO

La mostra è stata strutturata per temi che hanno ripercorso le tappe fondamentali della storia dei cantieri Baglietto dalla loro fondazione nel 1854 fino al 1983 anno in cui la famiglia Baglietto esce di scena. 
Le immagini ed i disegni dell’esibizione hanno messo in evidenza la ricerca di tipo scientifico-tecnologico che unita all’abilità dei progettisti e delle maestranze ha contribuito nei diversi periodi della storia alla realizzazione di questo sogno sul mare.
Il progetto espositivo realizzato in collaborazione con l’arch. Matteo Orlandi era costituito da una struttura leggera di aste in legno lamellare, una sorta di mikado a supporto di fotografie storiche e disegni nautici che sembrano sospesi nell’aria e da una serie di tavoli con modelli d’epoca.
Gran parte delle fotografie è stata messa a disposizione dall’Archivio di Varagine.it che ha raccolto nel tempo le fotografie dei cittadini di Varazze e delle loro esperienze.

LA STORIA DEI CANTIERI

La mostra ha ripercorso la storia dei Cantieri Baglietto soffermandosi sulla produzione degli yacht che a partire dagli anni ’50 segnarono l’inizio della realizzazione in serie di imbarcazioni su larga scala. E’ in questo periodo che la ricerca tecnologica associata alla capacità delle maestranze locali porta le barche Baglietto a notorietà internazionale. La storia inizia nel 1854 con il suo fondatore Pietro Baglietto che in pochi anni trasforma il primo cantiere di gozzi e canotti in un cantiere di imbarcazioni da diporto e successivamente di barche a vela da regata che porteranno a una serie di trionfi storici. In contemporanea inizia lo sviluppo dei motoscafi e nel 1906 viene varato Giuseppina, il più grande yacht da crociera a motore a scoppio. Dello stesso periodo è la costruzione del primo aliscafo al mondo. Durante la prima guerra mondiale vengono realizzate imbarcazioni militari il cui esempio più noto è il MAS da cui Gabriele d’Annunzio trarrà il motto “memento audere semper”. Il cantiere continua la sua evoluzione e negli anni ’20 le barche da competizione vincono ancora sia nel settore della vela che in quello motonautico. Durante la seconda guerra produce nuovamente imbarcazioni militari.

Con gli anni ’50 inizia l’era del motoryacht da crociera e, con la serie dedicata alle isole mediterranee e l’avvento del compensato marino, vengono sperimentate nuove tecniche di costruzione che permettono grandi innovazioni sia di design che di prestazioni.

Lo sviluppo continua con le serie numeriche degli anni’70 con i 18M, 16,50M e i 20M in cui nuove soluzioni tecnologiche compreso l’uso dell’alluminio e studi sperimentali di idrodinamica legati allo sviluppo delle carene plananti portano a prestazioni di velocità sorprendenti.

Associata a questa ricerca di tipo scientifico la tradizione artigianale di grandi maestrie produceva la maggior parte dei componenti in casa creando una qualità del prodotto eccezionale e non propria delle produzioni in serie. Negli anni ’80 il cantiere Baglietto, pioniere delle costruzioni in alluminio, inizia la produzione dei super yacht con propulsione a idrogetto.

Negli anni successivi tutti i nuovi proprietari fino all’attuale gruppo Gavio continuano a coniugare la tradizione di una solida storia artigianale con la ricerca tecnologica e di design creando barche che esprimono l’eccellenza della nautica italiana. Il binomio tradizione e tecnologia nell’evoluzione della nautica e della produzione del Cantiere è stato il principio informatore della mostra. Disegni, modelli, fotografie, quaderni di produzione e qualche filmato hanno illustrato l’evoluzione del design dai primi scafi prodotti dai maestri d’ascia praticamente senza piani di costruzione fino alle barche di oggi frutto tecnologie computerizzate molto sofisticate.

EVENTI PARALLELI

Nell’ambito della mostra sono state organizzate visite guidate e laboratori didattici per le scuole e le famiglie. Inoltre, in collaborazione con partner, promotori ed enti territoriali, si sono tenuti eventi in parallelo quali conferenze, meeting, riunioni ed iniziative sempre legate al mondo della nautica italiana e alla cantieristica navale.

  1. Laboratori

Sono stati proposti, in collaborazione con Legambiente Giovani Energie, dei laboratori didattici pensati per le classi elementari, medie e superiori delle scuole genovesi, oltre che per famiglie e gruppi di bambini.

I laboratori sono stati strutturati come un viaggio indietro nel tempo alla riscoperta della storia dei cantieri Baglietto attraverso una chiave di lettura tecnologico-scientifica. Partendo dal significato di imbarcazione, sono stati sperimentati alcuni dei principi fisici di idrostatica e idrodinamica che permettono il galleggiamento e la navigazione delle barche. Come all’interno di un cantiere navale, i partecipanti hanno potuto toccare con mano le diverse tipologie di legno, metalli e resine impiegati nella realizzazione di gozzi e yacht e interpretare le scelte costruttive in funzione delle proprietà dei materiali. I partecipanti hanno potuto osservare alcuni legnami ottenuti dagli alberi presenti nei boschi della Liguria e riflettere sul rapporto tra cantieri e territorio. Attraverso la modellistica è stato inoltre possibile cogliere le differenze nella forma degli scafi legata alle funzioni dell’imbarcazione. Infine i partecipanti si sono cimentati con la tecnica degli origami per applicare alla propria barchetta tutte le informazioni raccolte durante le attività.

2. Visite guidate

L’Associazione Culturale Pegli Live, in collaborazione con la Scuola Politecnica di Genova, ha organizzato delle visite guidate, che hanno coinvolto studenti e laureandi della facoltà di architettura e design navale, che, preparati sulle tematiche della mostra, hanno accolto e guidato i visitatori attraverso l’esposizione.

Mercoledì 25 aprile 2018, l’Arch. Emanuela Baglietto ha tenuto una visita guidata, occasione unica per vivere la storia dei cantieri raccontati direttamente da chi ne ha vissuto la storia e ha voluto celebrarla.

3. Conferenze

Durante il periodo di apertura della mostra si sono tenute delle conferenze tematiche settimanali inerenti i temi della cantieristica navale e delle tecniche di costruzione, con il coinvolgimento di designer esperti in qualità di relatori. Approfondisci qui il programma delle conferenze e i relatori che hanno partecipato.

GUARDA LE FOTO DELLA MOSTRA

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Si ringraziano inoltre Mario e Lina Conte

MEDIA PARTNER

 

Credits

Curatore: Arch. Emanuela Baglietto

Ricerca Storica: Arch. Emanuela Baglietto; Arch. Piero Maria Gibellini

Allestimento: Arch. Emanuela Baglietto; Arch. Matteo Orlandi; Paolo Cerruti; Arch. Laura Arrighi; Mariateresa Campolongo

Coordinamento e Direzione Artistica: Arch. Matteo Orlandi

Collaboratori: Arch. Enrico Ginocchio; Bianca Sibilla; Camilla Grillone; Claudia Leoni; Giorgia Console; arch. Valentina Bertino